mercoledì 9 ottobre 2013

La prova dell'Orso Baloo

Facciamo che vi racconto una storia. Fidatevi, per capire meglio l'episodio di ieri serve avere ben presente "Il Libro della Giungla".
Allora, abbiamo questo bambino, figlio di genitori che lo abbandonano, che cresce in un contesto ostile avendo come riferimenti principali dei lupi disfunzionali che lo lasciano solo tutto il tempo. Il bambino diventa iperattivo, sventato, dotato di un linguaggio rasoterra e presumibilmente di una scarsissima igiene personale. E già qui è indistinguibile da molti dei miei studenti.
Crescendo, il bambino cerca degli adulti competenti fuori dal suo branco, e incappa in Baghera, pedante felino dall'aria ansiosa (come una buona fetta dei professori), e in Baloo, orso un po' fancazzista che gli insegna a sopravvivere con lo stretto indispensabile.
Ecco, l'educatore è un po' Baloo: caciarone, fondamentalmente disinteressato alla didattica tradizionale e che insegna a cavarsela con le briciole e divertirsi con poco, tipo un albero che ti scortica la schiena. Ovviamente Baghera lo guarda con bonaria superiorità e lo compatisce un po', ma alla fine è contenta perché gli sciacqua di torno Mowgli quando il nano diventa troppo molesto.
Ora, il punto è questo: come mai Mowgli sceglie di fidarsi di Baloo? Semplice: Baloo è grosso e gentile e sa difenderlo dalle minacce della giungla: per lo più tigri e scimmioni che lo bersagliano con le feci.
Tutto questo per dirvi che arriva sempre il momento in cui all'educatore (maschio) viene richiesta la Prova di Baloo, cioè una dimostrazione di maschia forza per dimostrarsi all'altezza come figura maschile. Quante volte ho ripetuto 'maschio'? D'altronde è il punto centrale, perché con le ragazze questi problemi non ci sono (ce ne sono altri).
Ieri è arrivato questo momento con uno dei miei nuovi utenti, Cyttorak (per tutelare la sua privacy lo chiamerò col nome della forza demoniaca della distruzione inarrestabile dei fumetti degli X-Men).
Nona ora, pomeriggio del martedì. L'ultima frontiera.
"Prof non ce la faccio più. Sono agitato, non riesco a calmarmi."
"Dai Cyttorak, andiamo nel parco, facciamo una passeggiata per distrarti."
"Ok. Posso fare qualcosa per sfogarmi? Facciamo qualcosa di sportivo!"
Eccoci. Sta scattando la Prova di Baloo, non si può più sfuggire. Esistono solo due esiti possibili:
1. Trionfi nella prova sportiva e dimostri che età, esperienza e allenamento ti rendono fisicamente adeguato a fare da guida a un dodicenne;
2. Ti palesi per la schiappa che sei a calcio/basket/biliardino/ping-pong/quello-che-è e passi i successivi mesi a sopportare lo sfottò per far capire che con un po' di autoironia si può metabolizzare la sconfitta ed essere orgogliosi di esistere anche se non si eccelle negli sport.
Ora, indovinate qual è la via più facile e quale invece l'esito che ottengo sempre io?
Insomma, Cyttorak mi porta sul percorso vita dell'enorme parco della scuola, facciamo un po' di riscaldamento e mi lancia la sua sfida:
"Prof, ma ce la fai a fare le trazioni alla sbarra? Io sono bravissimo."
Sudo freddo al pensiero di perdere contro un dodicenne alle trazioni, ma con sorriso spavaldo dissimulo, mi appendo alla sbarra e mi sollevo una decina di volte nascondendo la fatica boia dopo la sesta (perché, casomai vi fosse sfuggito, sono una schiappa). Atterro e aspetto il suo giudizio. Cyttorak mi guarda, sgrana gli occhi, apre la bocca, io mi preparo al peggio e...
"Ma sei fortissimo prof! Io al massimo riesco a farne due!"
Eeeeevvai, folla in delirio, pioggia di coriandoli, sono il fottuto Goku e Baloo può prendere questa vagonata di feci di scimmia e tornarsene al suo albero.
Il mio orgoglio per una volta ringrazia quest'esile corpo di non averlo tradito. I miei addominali oggi ringraziano un po' meno.

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