A volte succede. Quattro dodicenni ti chiedono con sincero interesse di spiegargli cos'è successo alle elezioni perché nessun altro ha pensato di parlargliene, e ti ascoltano rapiti e senza timore di fare domande, di ammettere che non hanno capito o ne vogliono sapere di più. Allora capisci che per questo Paese un po' di speranza ci sarebbe, se ci fossero spazi per coltivarla.
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